sabato 2 marzo 2013

Il castagneto di Pigara sotto la neve


 Nella mattina del sabato 23 Febbraio 2013


Intenzionati a valorizzarne le caratteristiche con una documentazione fotografica permanentemente esposta al Centro Studi e Documentazione sul Castagno,  ci siamo avviati pieni di curiosità, dopo l'intensa nevicata, verso il castagneto di Pigara.
Lo scopo delle osservazioni è quello di mettere in evidenza, oltre alla monumentalità dell’insieme nelle quattro stagioni, il microecosistema originato da questo castagneto  e di mettere in risalto come l’incuria sia la minaccia più grave in assoluto per queste piante, ben a ragione dette anche l’albero del pane.

Lasciata l’auto nel campo prima del ponticino a monte della cascata di Valbura, ci siamo avviati su 25-30 cm di neve. Davanti Elvio a far la "rotta", in fin dei conti l’idea del sopralluogo è stata sua, poi io attento a non lasciare ulteriori impronte oltre alle sue!

Questo “maggiordomo”, tutto addobbato per l’occasione, ci ha dato il benvenuto a Pigara. Benvenuto che abbiamo accolto con vero piacere, tutti sudati e con un po’ di neve dentro gli scarponi, 
Primo!!



Posati gli attrezzi  un meritato riposino 



Questa non c'entra.
Lasciato il ristoro ci si avvia verso il castagneto
L'amara  sorpresa!! 
Ci siamo! E restiamo..... a bocca aperta!!!










Il "Caduto", colpito non dalla neve ma dall'incuria, "vegliato" dal gemello!!
GRAZIE! Un paio d'ore indimenticabili.













2 commenti:

  1. Personalmente mi hai stupito per la tua performance fisica notevole.Chiaramente il tuo racconto corredato di belle foto sarà sicuramente per gli archivi del "Centro di Studio e Documentazione sul Castagno" una testimonianza diretta di questo castagneto secolare. Complimenti e se ti serve una mano, siamo qua !

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  2. Sono d'accordo con Cavinotto : bello il racconto e molto belle le foto...( ed in realtà sono un pò invidioso). Purtroppo quest'anno per vari motivi non siamo riusciti a fare una bella escursione di gruppo sulla neve, speriamo in questi ultimi giorni di fine marzo e poi nelle belle giornate di primavera per ritornare a girare.

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