Vorrei ricordare questa volta un bel giro che tanto è piaciuto a tutti noi che lo abbiamo voluto ripetere a distanza di due anni sperando in altre condizioni climatiche.
La girata è quella alle cascate del Rovigo : l'abbiamo ripetuta perché la prima volta l'assenza d'acqua ci aveva fatto solo intravedere la bellezza del posto mentre la seconda volta ne abbiamo potuto appieno godere il fascino dato che l'acqua era presente e cascava copiosa dal monte.
Molto lungo è stato il giro fatto la prima volta : partendo da Prato all'Albero siamo arrivati al Mulino dei Diacci quindi a Pian di Rovigo e alla casa di Val Cavallera da dove siamo scesi alle Cascate del Rovigo.
Da qui siamo risaliti lungo la Valle dell'Inferno e siamo arrivati alla Badia di Moscheta da dove siamo ripartiti che era già l'imbrunire per arrivare con il buio fitto alla Capanna Marcone e quindi a Prato all'Albero. ... per fortuna la strada era larga...e comunque a casa avevano già allertato la Protezione Civile......
Ricordo che è stata una delle prime girate lunghe (più di 15 Km) che ho fatto ed inesorabilmente mentre andavamo verso la Valle d'Inferno sono stato colto da crampi , prima ad una e poi all'altra gamba.
Era la prima volta che mi succedeva e pensavo di non farcela a tornare a casa ma l'aiuto di Mengo e degli altri compagni d'avventura (oltre ad un piccolo supporto farmacologico) mi hanno "rimesso in palla" tanto che negli ultimi Km mi hanno detto che "andavo come una scheggia" e sembravo Armstrong al Tour de France (pera più - pera meno).
Qui di seguito alcune foto di quel primo giro:
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verso i Diacci |
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Al mulino abbiamo trovata l'anziana proprietaria.... |
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che ci ha raccontato la sua storia è si è intrattenuta a lungo con Mengo |
Ripartiti abbiamo preso il sentiero che passa sotto la Cascata dell'Abbraccio purtroppo completamente asciutta come asciutto era il letto del Rovigo.
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il torrente in secca |
ed ecco come invece abbiamo trovato l'Abbraccio la seconda volta.
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non poteva mancare la foto ricordo |
Ecco ora il Rovigo e la sua Cascata la prima volta e come è invece il torrente e la Cascata quando è piena d'acqua.
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non c'é acqua e Mengo tenta la scalata |
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chiare , fresche e dolci acque |
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ci sono cascatelle anche lungo il corso del Rovigo |
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e passaggi su dirupi sopra il torrente |
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Marino si disseta alla Fonte di Betta |
La seconda volta che ci siamo stati abbiamo fatto al ritorno un tragitto più breve e dal Mulino siamo risaliti lungo la sponda del Rovigo verso la statale della Sambuca ,percorso anche questo paesaggisticamente molto bello e più veloce per arrivare a Prato all'Albero.
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i nostri eroi per la foto ricordo alla fine del giro |
ed ecco ora il percorso del primo e del secondo giro
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1° percorso : Prato all'albero-Capanna Marcone-Diacci-Val Cavallera-Cascata del Rovigo-Valle Inferno-Moscheta
Capanna Marcone-Prato all'Albero
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2° percorso (segnato con GPS) : Prato all'albero-Capanna Marcone-Diacci-Cascata del Rovigo-Diacci-Torrente Rovigo-strada statale 477 della Sambuca-Prato all'Albero
Come sempre hai fatto un bel lavoro. Complimenti Rosario.Oltre a essere il nostro fotoreporter commenti bene Anche le nostre spericolate avventure,quindi io proporrei al nostro Presidente di nominarti Giornalista del Gruppo.Devo dirti la prima volta che si fece quel giro si fece tardi per colpa dei funghi.il primo giro si fece il 2/10/2009 il secondo l'11/05/2012
RispondiEliminaMa la domanda è: sarebbe possibile arrivare alla cascata del Tanagone marciando dentro
RispondiEliminaal letto del torrente Rovigo calzando catene e ginocchiere partendo dal Mulino dei Diacci dopo la cascata dell'Abbraccio? Me lo sono sempre chiesto. Se qualcuno si sente di illustrare il suo pensiero in proposito sarei felice di leggerlo.
Risposta per anonimo del 5.9.2014. Certo che puoi discendere il Rovigo fino alla cascata delle 7 Fontane (così è nota nel Mugello); bastano un paio di stivali al ginocchio, se lo fai nel periodo estivo. Io di solito lo faccio in senso contrario (controcorrente) per pescare. E ti dico anche che la cascata delle 7 fontane è abbastanza facilmente superabile grazie alla "ferrata" che è stata realizzata alla sua destra, in risalita ( a sx, discendendo), anche se non troppo facilmente visibile, poichè distante qualche metro dal corso dell'acqua. Attenzione però, ci vogliono buone gambe perchè è un continuo salire e scendere dai massi del Rovigo, che hanno dimensioni anche di svariati metri. Da tener presente che una quarantina di anni fa, fu necessario un elicottero per portare via un pescatore che si era rotta una gamba proprio vicino, se non addirittura, alle 7 fontane, quando la ferrata ancora non c'era.
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