lunedì 21 gennaio 2013

Alle sorgenti dell'Arno

Oggi rifacciamo con la memoria (ed aiutandoci anche con le immagini )l'escursione fatta l'Agosto dello scorso anno alle sorgenti dell'Arno sul Monte Falterona.
Avevamo già programmato questo giro nel giugno, ma arrivati al Passo del Muraglione abbiamo trovato una fitta coltre di nebbia che avvolgeva tutte le cime dell'Appennino e così decidemmo di rinunciare , dirigendoci dopo una breve consultazione , verso il più vicino Eremo dei Toschi.
Ed in effetti può succedere,come ci è infatti accaduto anche altre volte ,di partire da Marradi con il sole e svalicato l'Appennino Tosco-Romagnolo  trovare tutto un altro clima.
Ma quella volta(era Agosto ! ) la giornata era bella e calda.
Partenza dalla Fonte del Borbotto , 3 Km sopra il paese di Castagno d'Andrea e tranquilla camminata lungo un sentiero che passa attraverso belle faggete









Ogni tanto qualche momento di sosta

attesa del gruppo che si attarda a sentire le chiacchiere di Mengo
una fresca sorgente nella calda giornata

discussione: è una ruota o un tavolo?


Si continua verso il Monte Falco ( m 1658 ) dove belle terrazze panoramiche ci mostrano spettacolari vedute del Mugello con lo sguardo che copre tutta la vallata fino al Lago del Bilancino



verso Monte Falco

dalla terrazza panoramica.......

veduta del Mugello



dal Monte Falco un breve tratto di sentiero in discesa ci porta al Monte Falterona ( m 1654 ) sulla cui cima troneggia una grande croce e sotto cui si raggruppano soddisfatti i nostri eroi.


ad Angelo l'onere di sorreggere la croce


Scesi dal Falterona ci dirigiamo verso la sorgente dell'Arno ben segnalata da varie indicazioni. C'è un piccolo getto d'acqua e tanto ci rende contenti perchè altri ,nello stesso periodo ,verranno  e troveranno la sorgente in secca,

la targa con i versi di Dante

c'è un filo d'acqua


Sulla strada del ritorno altre due occasioni di sosta e di osservazione : la prima è al laghetto degli Idoli , una piccola pozza d'acqua stagnante ma in cui nello scorso secolo sono state trovate numerosissime statuette di bronzo , oltre 600 ,che furono poi donate dal Granduca di Toscana ai vari Regnati d'Europa ed attualmente sono conservate in vari musei di Parigi ,Londra, San Pietroburgo etc


è proprio una pozza stagnante



Da qui lungo la strada  ci imbattiamo in un altro  stagno , questa volta recintato da una staccionata e vari cartelli ci illustrano che siamo in una località chiamata Gorga Nera e che in quel luogo vive una rara razza di rana detta  Rana Temporaria che riusciamo a fotografare perchè ce ne sono tantissime che saltano da tutte le parti.





Il nostro giro si conclude con il ritorno alla macchina alla Fonte del Borbotto.
Sulla strada del ritorno non possiamo però esimerci dal visitare la bella Pieve di Castagno d'Andrea.



Vicino alla macchina una piccola farfalla svolazza tranquilla su un fiore..................ciao alla prossima ......



2 commenti:

  1. Una semplice nota per il nostro storiografo e per quelli che vogliono fare questo percorso bello e di media difficoltà:

    La fonte a cui mi sto dissetando io si chiama "LA FONTE DI SODO DE' CONTI", la più alta delle Foreste Casentinesi (mt. 1600). Strano,io per bere mi sono dovuto chinare! Mah!
    E di qui nasce il Fosso del Satanasso.

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  2. E bravo Rosario!! Con le foto e la descrizione del viaggio rinfreschi momenti spassosi che altrimenti rischierebbero di sbiadirsi appiattiti dal tempo.
    Ma chi sono quei profanatori!!! Lo doco a Mengone !! Lui li manda all'inquisizione e poi al rogo.

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