E siccome il fotoreporter n'un s'era perso nell'Avane ma ce l'aveva fatta a tornà ora vi racconterà (e vi mostrerà) i che l'é successo i sabato 12.
Partita di buon mattino dal Passo dell'Eremo l'allegra brigata , ordinatamente seguendo il il capo-guida in testa , si è arditamente diretta con passo sicuro verso il Monte Pollaio , prima tappa dell'escursione.
 |
Cavinotto fa strada..... |
 |
.....ed il gruppo segue ,fiducioso nella sua esperta guida |
La giornata , inizialmente chiara , ci concede belle visioni panoramiche e l'osservazione acuta di Gildo ci mostra tracce di un lupo dietro a tracce di un gruppo di caprioli
 |
orma di lupo |
 |
verso la cima |
Dopo un' ora e 30' di cammino (ma soprattutto di chiacchiere) siamo giunti sulla cima del M. Pollaio.
 |
panorama dalla cima |
Da lì ci siamo diretti verso la cima del Lavane.Il tempo andava decisamente peggiorando con nebbia ed un noioso e freddo vento di tramontana.Lungo la strada c'è una piccola sorgente sotto un faggio, che Mengo e Cavinotto hanno con cura ripulita. La chiameremo la Fonte di Mengo : lui appena l'ha assaggiata ha detto che aveva un ottimo sapore di mer....
 |
Fonte di Mengo |
 |
galaverna |
 |
in cima al Monte Lavane |
 |
foto di gruppo |
Dalla cima del Lavane ci siamo diretti alla Capanna del partigiano per una breve sosta "ricreativa". Sulla strada poco prima della Capanna abbiamo incontrato e familiarizzato con un gruppo di ciclo-turisti che da San Benedetto andavano verso il Berganzone e poi l'Acquacheta.
 |
i ciclisti ci superano nella volata verso la Capanna |
 |
e abbandonano a terra le bici |
Dopo un pasto veloce , ma vino e grappa con noi non mancano mai , e qualche minuto di sosta accanto al fuoco siamo ripartiti per il viaggio di ritorno scendendo verso il capanno di caccia detto il Capannone per poi da lì , passando dal Taglio della Regina , ritornare al Passo dell'Eremo.
Ogni occasione è buona per riposarsi
 |
Danilo si riposa (dopo averci distrutto con le sua freddure) |
 |
Gildo osserva divertito |
 |
verso il capanno di caccia(notare in primo piano cosa viene lasciato a terra) |
 |
sotto di noi nella vallata c'è Marradi |
 |
un ultimo sguardo prima della discesa |
In tutto abbiamo fatto poco più di sei ore di tranquilla passeggiata percorrendo quasi 13 Km di strada.
Per chi volesse ripetere il nostro giro ecco una piantina GPS fatta con l'aiuto di Marino:
Bei panorami e belle foto, non vedo l'ora di ritornare a camminare con voi (appena starò meglio con il problema piedi). Complimenti a Mengo perchè ora è anche titolare di una fonte! Non è da tutti. Un caro saluto.
RispondiEliminaAlberto.
RispondiEliminaChe rabbia,le girate più belle le fate quando io non posso venire.
E' da rifare.Magari,dall'Avane, girando verso l'Acqua Cheta per tornare dalla Preda (con un po di neve).
Confido nella benevola presa in considerazione da parte della presidenza.
Buona giornata a tutti.
. . . ma se l'avevamo progettata apposta per te !
RispondiEliminaD'ora in avanti fai richiesta scritta delle tue partecipazioni alle escursioni e ogni volta che ti ritiri pagherai pizze innaffiate da bevande a tutto il gruppo. Tiè !
Per Rosario doc.
RispondiEliminaSenza nulla togliere al tuo ottimo resoconto descrittivo sia in parole che in immagini, per rendere ancora più esauriente il servizio, mancano le immagini "... quel ramo del Lago di Como..." e il massiccio di un Montebianco.
A parte tutto, stai dando un grosso contributo al nostro blog, sarai premiato.
Bravo Rosario stai facendo un ottimo lavoro per tutta la " Brigata",vedo che stai imparando anche il dialetto Fiorentino, ci manca quello Marradese poi siamo al completo.( SEI FORTE!!!)
RispondiElimina