mercoledì 23 dicembre 2015

Tradizionale Festa d'Auguri ai Prati Piani



Come il riccio, solo cadendo dal suo ramo si apre e schiude i suoi frutti, così i nostri passi sui sentieri del nostro Appennino si muovono verso nuove avventure.


Tutti in fila verso la nostra meta
Quest'anno il cielo azzurro ci ha fatto da cappello e i tappeti di foglie secche come colonna sonora ci hanno accompagnato verso i PRATI PIANI


Una coltre di foglie rende più leggero il cammino



I                                         
I «ragazzi» meno maturi sono già in fuga














I «ragazzi» maturi arrancano . . .

Con lo sguardo verso l'alto vediamo i rami dei faggi che come vasi comunicanti disegnano ragnatele e sullo sfondo delle faggete, un tunnel scuro ci fa pensare a fiabe lontane



La faggeta completamente spoglia

.
Sul cucuzzolo si intravvede il capanno dei Prati Piani


Ma siamo l'Allegra Brigata e i nostri zaini colorati contengono sorprese che non vediamo l'ora di aprire.


I PRATI PIANI
Piano, piano stiamo arrivando . . .


L'uomo sa come rendere più piacevole il suo riposo ed un fuoco, qualche panca ed un lungo e rustico tavolo trasformano uno spuntino in un pranzo da re.


Svuotamento degli zaini. Quanta robba !
I fuochisti controllano il fuoco con attenzione


Una cuoca speciale ha pensato ai Camminatori e i nostri sguardi puntano pentole fumanti e profumate


L'aiuto chef effettua gli ultimi ritocchi alla sorpresa. . .
. . . e voilà, pasta fagioli con farro, una chicca !

Intanto le salsicce adagiate sulla griglia da mani esperte si arricciano sulle braci ardenti e tutto ciò ci fa sentire come bambini ad una festa speciale !


Il nostro esperto controlla  la cottura delle salsicce

I ricciarelli hanno dato il colpo finale
Un brindisi per le prossime festività

Il vino rosso del nostro cantiniere accende le nostre guance e forse ognuno di noi pensa per un attimo. . . ce la faremo a ritornare alla piazzetta di Casaglia ? intanto ci incamminiamo pensando di ritornare anche il prossimo anno. Olè ! ! !


Pronti per il ritorno

Danza scaccia  età del nostro Gruppo


. . .e da questo magnifico punto del nostro Appennino 
auguriamo al mondo e a tutti voi pace, serenità ed un


Felice Anno Nuovo




Foto di Rosario (g.c.)
Testi a cura di Donatella.






















































































































































































domenica 13 dicembre 2015

Dicembre 2015

A Gianna Lisa


FARRO E FAGIOLI ABBIAMO MANGIATO

E A GIANNA LISA ABBIAMO BRINDATO!



GRAZIE DI CUORE PER I TUOI  MANICARETTI

CHE CI RENDONO CAMMINATORI PERFETTI.



FELICI A CASA SIAM TORNATI
....
 UN PO' STANCHI... MA PER NULLA AFFAMATI
 ....
 LA TUA ZUPPA CI AVEVA SAZIATI  !!



GRAZIE DI CUORE



L'ALLEGRA BRIGATA DEL MAGGIOCIONDOLO





Pasta fagioli con farro

mercoledì 3 giugno 2015

. . . lungo il corso del fiume Rovigo alla ricerca di nuove emozioni e di qualche trota !



29 maggio 2015 i soliti «ragazzi maturi» dell'Allegra Brigata del Maggiociondolo si cimentano  in un'altra mini escursione che ha come metà la Cascata del Rovigo e al ritorno una mini puntata  al Ristorante "da Sonia" al piccolo paese di Casetta di Tiara per il solito recupero delle calorie bruciate


Partiamo in auto seguendo questo percorso : Marradi, Palazzuolo sul Senio, Passo del Paretaio, Coniale dove incrociamo la strada statale Montanara per Firenzuola; percorsi alcuni chilometri prendiamo a sinistra la strada che indica Casetta di Tiara. 
In località il Mulinaccio, a 2 km.dal paese, lasciamo le macchine.




Mappa del percorso fino alla Cascata del Rovigo




ll Mulinaccio


Ci incamminiamo lungo il percorso CAI 711 e superando "Il Mulinaccio" attraversiamo il fiume sul ponticello e ci dirigiamo  verso il "Molino della Lastra".


Attraversamento del Fiume Rovigo


Il Molino della Lastra con il suo laghetto


Qui guadiamo il fiume con abilità e ci portiamo sulla sinistra del Rio Rovigo costeggiandolo fino alla Cascata. 



Due volti noti travestiti da pescatori . . 


Lungo il tragitto casualmente   incontriamo  due nostri cari amici nonchè eccellenti pescatori che già dal primo mattino erano lungo il fiume a pescare trote (con ottimi risultati; vero Cicchio?).

Dopo vari guadi non sempre facili e pieni di insidie riusciamo a raggiungere la cascata che ci appare
rigogliosa d'acqua che con prodigiosi balzi si getta nel sottostante pozzo dai mille riflessi. Uno spettacolo meraviglioso !


La Cascata del Rovigo . . .


. . . con le sue acque trasparentissime e gelide (vero Cicchio?)




Due ardimentosi tentano la scalata della cascata documentati dal paparazzo di turno . . .
tempo perso !



Selfie del gruppo compatto


Al ritorno facciamo il solito percorso dell'andata e giunti alle auto abbiamo risalito i pochi chilometri che ci dividono da Casetta di Tiara.
Un nostro "ragazzo" un pò meno "maturo" di noi, al Molino della Lastra, prima del guado ha proseguito nel sentiero segnalato dal CAI che porta direttamente e ripidamente attraverso boschi e castagneti a Casetta di Tiara. Tempo impiegato h 0.20 causa scarpe inzuppate d'acqua, se no . .




Casetta di Tiara


Giunti a Casetta di Tiara ci siamo impadroniti del Ristorante "da Sonia" e anche qui abbiamo seguito un percorso molto piacevole guidati dall'abile regia della Sonia. Consigliamo di visitare questo ristorantino, sicuramente rimarrete soddisfatti come lo siamo rimasti noi.



Ristorante "da Sonia": breve riflessione fra una portata e l'altra


Ed ora riposiamoci un pò . . .


Finita la pausa pranzo abbiamo visitato il paese che conta 12 abitanti. Abbiamo sostato nella piccola Chiesa restaurata e tenuta in ordine a spese degli abitanti locali.



Scorcio di Casetta di Tiara 


La Chiesa di Casetta di Tiara 



Ci siamo soffermati con la signora più anziana del paese cercando di farci raccontare un pò di storia del paese, ma l'emozione l'ha bloccata. Poi dicono che le donne sono estroverse e loquaci ! ! !



La signora intervistata dai nostri "ragazzi" 


Diverse targhe commemorative testimoniano il passaggio  in questo piccolo paese del nostro illustre concittadino Dino Campana.



Dino Campana aleggia ancora fra le mura di questo paese caratteristico


Chissà se fra tanti e tanti anni aggiungeranno una targa ricordo del passaggio dell'Allegra Brigata del Maggiociondolo ! Speremma ! ! !


venerdì 6 marzo 2015

Dalla Botte alla Ca' Di Pastino via La Merlaia.

Fin da bambino ho visto ,di fronte a casa mia quelle tre case che abbarbicate alla parete del monte Colombo testimoniano il vissuto di un tempo ormai passato.La proposta ai miei amici di fare un giro da quella parte è stata accolta e siamo partiti. La prima casa che si incontra nel percorso e'  
                           
                                          La Botte.
Intorno alla casa si  notano ancora muretti di sostegno a terrazzamenti coltivati a vigna  fino ai primi del 900 ,distrutti all'arrivo della Filossera,ora completamente coperti da bosco e sterpaglia .Poco distante dalla casa  una graziosa cascatella.

Continuando in salita lungo il crinale di tanto in tanto riaffiora il vecchio sentiero che porta 
                                     

                                             alla   Merlaia.
Quello che resta del fabbricato è la parete  che si vede dal basso ,rimane in piedi perché appoggiata a un tramezzo interno alla casa.Sento un brivido alla schiena constatando  che io ho conosciuto la coppia che vi abitava.Ero bambino e ricordo che mio padre ,abitavamo alle Case Nuove ,al tempo della mietitura , il giorno prima dell'inizio metteva un panno bianco in cima a un palo per segnalare  all'omino "della Merlaia" di venire,  ad "opera" per mietere.


                                                                 








 Sorprende 
 la scoperta di una sorgente dietro alla casa ove sgorga un'acqua limpida all'interno di una piccola grotta.L'abbiamo liberata da rovi ed erbacce riportandola alla luce.
 
 Ci guardiamo  intorno sforzandoci di immaginare in quali condizioni una famiglia potesse vivere con quel poco che quei piccoli campicelli  potevano offrire .
Proseguiamo verso Monte Colombo e attraverso una pineta scendiamo a 
                             Valdivinco.


La casa è in discrete condizioni.Si notano segnali di lavori di recupero  poi sospesi. L'impressione è che se non riprendono la manutenzione diventerà un rudere.
 Scendendo lungo un crinalino continuiamo a vedere Marradi  sotto di noi
 e arriviamo ad un altro rudere sconosciuto a molti:
                            Ca' di Pastino.



Il tetto è crollato.Rimangono le pareti esterne.Particolare:sulla parete di fronte notiamo in alto sotto il cornicione delle aperture circolari in sequenza orizzontale.Forse servivano per allevare colombi.
Si notano il  porcile  e la stalla  per non più di due animali.
Anche qui resti di mura a sostegno di piccoli campicelli invasi dalla boscaglia e qualche superstite albero da frutto.
Oramai siamo in vista di via Francini dove abbiamo le macchine.
 Rientro,soddisfatto  per aver appagato la curiosità  di aver  visitato quelle case che fin da bambino mi avevano sempre attratto.  
                 

mercoledì 21 gennaio 2015

Un anello riscoperto e suggerito dall'Allegra Brigata del Maggiociondolo




Passo della Colla,  Case Riseccoli, Le Casette, Case Brancobalardi, Poggio degli Allocchi, Sorgente del Fiume Lamone, Passo della Colla.

Mappa del percorso


Il giorno 10 giugno 2014 decidiamo di partire in avanscoperta per provare un nuovo percorso, non segnalato dal CAI, per poi proporlo al resto del Gruppo: Case Riseccoli, Le Casette, Case Brancobalardi, Poggio degli Allocchi e qui immissione nel sentiero CAI 00 che porta al Passo della Colla.


Alla Partenza



Ocho alla segnaletica . . 


Ci addentriamo nel bosco illuminato dal sole




Partenza dal Passo la Colla seguendo il sentiero CAI 00 fino a una deviazione a sinistra sempre su sentiero CAI 00 che in breve ci porta ad un vecchio podere diroccato "CASE RISECCOLI" nel Comune di Vicchio. Riprendiamo il cammino abbandonando il sentiero CAI 00 e ci dirigiamo senza punti di riferimento verso un altro vecchio podere :" LE CASETTE" sempre nel Comune di Vicchio.


Case Riseccoli

Abbandonato il vecchio Podere e lasciato il sentiero CAI prendiamo decisamente sulla nostra destra un sentiero poco frequentato  che ci porta in breve ad un fosso, poi proseguiamo costeggiandolo sulla nostra sinistra, lo attraversiamo, risaliamo, sempre tenendo la nostra sinistra, ed in breve raggiungiamo il vecchio abitato "LE CASETTE" situato su un bel pianoro dove pascolano liberi un branco di cavalli.    
Le Casette





Ripartiamo su un sentiero ben definito e abbastanza largo.Sulla nostra sinistra incontriamo una sorgente che  nasce da un grosso faggio e va ad alimentare una grossa vasca a disposizione di viandanti e bestiame vario

      
Il viandante stanco e  assetato alla sorgente del faggio


Poco più avanti sempre sulla nostra sinistra e vicino al sentiero incontriamo un'altra sorgente sotterranea collegata con un tubo di gomma, quasi ostruito, ad una vasca per abbeverare le mucche al pascolo. Ripuliamo la sorgente dalle foglie e dal fango, il tubo semiostruito, lo ricolleghiamo alla sorgente e voilà finalmente possiamo dissetarci alla fonte di nuovo zampillante e fresca.

Il chimico all'opera . . .



Finalmente giungiamo ad un bel podere di notevoli dimensioni ma purtroppo anche questo in fase di avanzata decomposizione : CASE DI BRANCOBALARDI nel Comune di Vicchio. Sostiamo per un frugale pasto condito dall'acqua freschissima  che proviene dalla vecchia e inesauribile fonte.

Case di Brancobalardi

La vecchia fonte di Brancobalardi


Continuiamo il cammino tutto in salita verso IL POGGIO DEGLI ALLOCCHI a 1000 metri s.l.m. Riprendiamo fiato ammirando da una parte il quasi dolomitico paesino di Casaglia e dall'altra le verdi montagne dell'Alto Mugello. 

Il Poggio degli Allocchi

Ne approfittiamo anche per catturare un grillo con la classica pagliuca, lo coccoliamo un poco  e subito lo rilasciamo e lui ci saluta con squillanti cri-cri.




Ritorniamo sul sentiero CAI 00 che  attraverso una bellissima faggeta ci porta alle sorgenti del Fiume Lamone e rimaniamo stupiti che siano completamente all'asciutto. Verranno tempi migliori !



Dopo poche centinaia di metri arriviamo al Passo La Colla e qui concludiamo l'anello che con soddisfazione e un pizzico d'orgoglio abbiamo ribattezzato "L'Anello dell'Allegra Brigata del Maggiociondolo" lungo 12 km. percorsi in circa 5 ore. E' una bella passeggiata.