La Botte.
Continuando in salita lungo il crinale di tanto in tanto riaffiora il vecchio sentiero che porta
alla Merlaia.
Quello che resta del fabbricato è la parete che si vede dal basso ,rimane in piedi perché appoggiata a un tramezzo interno alla casa.Sento un brivido alla schiena constatando che io ho conosciuto la coppia che vi abitava.Ero bambino e ricordo che mio padre ,abitavamo alle Case Nuove ,al tempo della mietitura , il giorno prima dell'inizio metteva un panno bianco in cima a un palo per segnalare all'omino "della Merlaia" di venire, ad "opera" per mietere.
Proseguiamo verso Monte Colombo e attraverso una pineta scendiamo a
Valdivinco.
La casa è in discrete condizioni.Si notano segnali di lavori di recupero poi sospesi. L'impressione è che se non riprendono la manutenzione diventerà un rudere.
Scendendo lungo un crinalino continuiamo a vedere Marradi sotto di noi
e arriviamo ad un altro rudere sconosciuto a molti:
Ca' di Pastino.
e arriviamo ad un altro rudere sconosciuto a molti:
Ca' di Pastino.
Il tetto è crollato.Rimangono le pareti esterne.Particolare:sulla parete di fronte notiamo in alto sotto il cornicione delle aperture circolari in sequenza orizzontale.Forse servivano per allevare colombi.
Si notano il porcile e la stalla per non più di due animali.
Anche qui resti di mura a sostegno di piccoli campicelli invasi dalla boscaglia e qualche superstite albero da frutto.
Oramai siamo in vista di via Francini dove abbiamo le macchine.
Rientro,soddisfatto per aver appagato la curiosità di aver visitato quelle case che fin da bambino mi avevano sempre attratto.
E bravo il nostro Angiolo !
RispondiEliminaHai descritto questo giro come se tu avessi sempre vissuto in questo ambiente rurale e corredato di foto belle e descrittive. Complimenti !
Speriamo che questa tua improvvisa verve non si esaurisca qui !
bella escursione! foto stupende e descrizioni interessanti.
RispondiElimina10 anni fa!!! ....Sembra ieri
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